L’edizione 2023 è in programma dal 13 al 17 ottobre prossimi
Giunta alla 43.ma edizione, HostMilano è la piattaforma mondiale per le tecnologie, prodotti, format e servizi per l’ospitalità professionale e il fuoricasa. Si tiene con cadenza biennale (anni dispari) nel quartiere fieramilano di Rho. Presenta una panoramica completa dell’innovazione nel settore, coniugata ad affondi verticali nei singoli comparti, articolati in tre macroaree organizzate per affinità di filiera: Ristorazione Professionale e Bakery – Pasta- Pizza; Caffè -Tea, Bar – Macchine Caffè – Vending – Gelato – Pastry; Tavola – Tecnologia – Arredamento.
Oltre che nel percorso espositivo, a Host 2023 l’innovazione sarà il filo conduttore anche del ricco palinsesto di eventi. In primo piano Smart Label – Host Innovation Award, promosso da HostMilano e Fiera Milano in partnership con POLI.design e patrocinato da ADI – Associazione per il Disegno Industriale. Il riconoscimento è rivolto a prodotti e soluzioni distintivi per funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale, etica o risvolti sociali in tre categorie: Smart Label per il contenuto innovativo caratterizzante, Innovation Smart Label per un’innovazione che supera trend consolidati e Green Smart Label per le caratteristiche di ecosostenibilità. Il contest è riservato alle aziende espositrici. Nelle cinque edizioni precedenti sono state oltre 790, risultate in 256 i prodotti premiati.
Host 2023 ospiterà decine di eventi e competizioni internazionali, molti dei quali organizzati con alcune tra le più autorevoli associazioni di categoria italiane ed estere. Tra i principali legati al settore arredo e contract:
Il palinsesto è in continuo aggiornamento e nei prossimi mesi si arricchirà di sempre nuovi appuntamenti.
Grazie al suo punto di vista privilegiato e al costante dialogo con professionisti del settore e “contributors” qualificati, HostMilano è in grado di delineare a 360° l’evoluzione e le tendenze del settore hospitality.
Scopriamone alcune:
L’ambito progettuale Horeca ha in questo momento grandi opportunità di riconfigurare i luoghi dell’accoglienza in modo che siano sufficientemente flessibili per proporre, anche nell’ottica di una sana logica d’impresa, un’offerta dinamica. Una tendenza che vede la nascita delle “leisure lounge”, ovvero spazi fruibili non più strettamente legate a una determinata funzione ma fruibili in modo da rispondere a esigenze diverse, utilizzabili dai clienti sia dell’albergo, sia esterni alla struttura. Gli ambienti diventano fluidi, flessibili, in grado di offrire servizi qualificati, trasformandosi e riconfigurandosi nell’arco della giornata, come accade ad esempio per le aree di coworking e in particolare per il servizio buffet, che deve essere sempre disponibile, in funzione degli impegni di una clientela eterogenea.
Il rapporto fra progettazione, rigenerazione, tecnologia, sostenibilità deve tener conto dei contesti in cui le strutture sono inserite o devono inserirsi. Il progettista è quindi chiamato a prestare molta attenzione sia nelle ristrutturazioni sia negli interventi di nuova realizzazione che devono relazionarsi al territorio ispirandosi alla storia, in un’ottica di estrema salvaguardia di quelle che sono le peculiarità dell’ambiente, geomorfologiche o preesistenti.
“La sostenibilità – spiega Francesco Scullica, professore ordinario presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano – è di fatto una grandissima sfida e una grande opportunità. Bisogna tendere a questo scopo e privilegiare alcuni degli aspetti che concorrono al minor impatto in funzione della realizzazione e dei vincoli”. Per procedere in tal senso si potranno quindi usare materiali ecosostenibili, fonti alternative per approvvigionamento energetico, il km zero su determinate forniture, oppure ricorrere ad esempio a una studiata disposizione degli interni per favorire il contenimento dell’uso di impianto di climatizzazione o di riscaldamento. La struttura stessa deve quindi essere relazionata all’ambiente, comunicare benessere e armonia, e sempre più improntata all’ecosostenibilità. Anche nella scelta degli arredi.
L’arricchimento della propria esperienza passa anche dal territorio e dalle attività correlate ad esso, elementi che diventano i punti su cui l’albergatore può costruire uno story telling da veicolare al proprio ospite. Una transizione di natura digitale sul modello ospitalità è utile per riorganizzare gli spazi, i flussi e proporre servizi on demand configurabili in un sistema di ospitalità a “km zero”, ovvero in cui le proposte della struttura vengono condivise anche a livello locale.
Si evidenzia quindi una grande attenzione a un turismo che è sempre più legato al contesto: l’integrazione con il digitale permette all’utente di intraprendere un’esperienza di ospitalità che passa attraverso quel canale e che porta a una maggiore conoscenza del territorio circostante. Una modalità di fruizione dell’ospitalità definita “turismo del paesaggio”. In questo senso si inserisce il concetto di “welcoming design”, ovvero la lettura delle esperienze dell’ospitalità non solo attraverso il sistema infrastrutturale e di interior, ma anche tramite gli aspetti che toccano le sfere della sociologia, psicologia, fino alle neuroscienze.
La tecnologia è sempre stata alla base delle trasformazioni tipologiche, spaziali e di servizio nell’ambito dell’ospitalità e delle strutture ricettive. Le principali innovazioni coinvolgono le esperienze delle persone a partire dall’ingresso in un hotel e che sempre più spesso si trovano a effettuare il check in senza la presenza del personale. Ciò si traduce in una accessibilità 24 ore su 24 della struttura. Uno dei trend, come sottolinea Alberto Zanetta, responsabile e coordinatore di cinque corsi di alta formazione al POLI.design, è infatti quello di proporre reception sempre più piccole e circolari che permettono un approccio più diretto con il cliente e fanno percepire un senso di accoglienza maggiore.
“La tecnologia aiuta a personalizzare tutto ciò che avviene all’interno di un hotel, a partire dalla gestione dei flussi del personale a tutte le attività mansionali. Ma è molto utile anche per il cliente che può così usufruire di servizi di personalizzazione: la cosa più importante è infatti progettare l’esperienza, andando oltre al progetto stesso e creando un plus per l’ospite per veicolare un senso generale di well-being, ovvero come l’insieme dei vari elementi tecnologici, architettonici e di arredo concorrono a creare un’atmosfera di comfort”.
L’obiettivo è trasmettere benessere attraverso lo spazio, così progettato e arredato. Una sensazione che non è più solo legata a un concetto di salute, cura e al mondo della spa, ma coinvolge tutti i sensi per migliorare l’esperienza vissuta in quel determinato contesto da un punto di vista ambientale e sociale. Oggi la tecnologia offre la possibilità di sviluppare sistemi e materiali innovativi con costi accessibili: dall’acustica al perfetto isolamento, da un’ottima illuminazione alla schermatura solare che ha a sua volta anche implicazioni energetiche sull’economia della struttura ricettiva, fino alla domotica.
HostMilano si terrà a fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023
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