Copyright © 2020-2025 P.IVA 06746930152

Illuminazione dinamica per città vivibili: ricerca e design

13 Ottobre 2025

La progettazione illuminotecnica, tra funzione, emozione e fattibilità, sarà un tema centrale anche a Light + Building 2026, dall’8 al 13 marzo 2026 a Francoforte

 

In che modo l’illuminazione urbana può essere progettata in modo da adattarsi in modo flessibile a diversi usi, fornire un senso di sicurezza, ridurre al minimo l’impatto ambientale ed allo stesso tempo creare un’esperienza basata sul luogo, che risuoni anche a livello emotivo? Questo è il fulcro di una conversazione tra Ulrike Brandi, Lighting Designer internazionale, ed il Prof. Dr. Thomas Römhild della Wismar University of Applied Sciences. Entrambi condividono la stessa idea: il dinamismo è la chiave per una progettazione illuminotecnica sostenibile ed incentrata sull’uomo. La luce del giorno è dinamica: varia con l’ora del giorno, le stagioni e le condizioni atmosferiche. Questo principio, sostengono, deve essere trasferito all’illuminazione artificiale. “Abbiamo bisogno delle variazioni che incontriamo in natura”, afferma Ulrike Brandi. I rigidi concetti di illuminazione non soddisfano più le esigenze della moderna progettazione urbana. Al contrario, la luce dovrebbe essere intesa come un elemento mutevole, reattivo all’utilizzo, al luogo ed al tempo.

Il professor Römhild fa riferimento al progetto di ricerca europeo “Dynamic Light”, sviluppato in parte presso l’Università di Wismar. “Abbiamo esaminato come gli scenari di illuminazione esterna possano essere adattati a diversi usi, in modo simile all’illuminazione utilizzata all’interno”, spiega. I risultati sono chiari: sono necessari sia sistemi adattivi, che reagiscono al movimento o alle situazioni, sia concetti proattivi che creano deliberatamente l’atmosfera. Brandi condivide un esempio pratico: nei Paesi Bassi, sulle piste ciclabili a lunga percorrenza, è ormai comune che l’illuminazione si illumini solo all’appropinquarsi dei ciclisti. Una sorta di “onda di luce” si muove con loro: efficiente dal punto di vista energetico, sicura e basata sulle esigenze. Ad Amburgo, un campo sportivo è stato dotato di un semplice sistema di cicalino: premendolo si attiva l’illuminazione per 30 minuti prima che si spenga di nuovo automaticamente: una soluzione a bassa soglia, ma di grande effetto. L’illuminazione pubblica oggi non deve solo garantire la visuale. Questioni quali biodiversità, inquinamento luminoso e protezione dal cielo scuro stanno acquisendo sempre più importanza.

Un altro tema di grande interesse è la partecipazione. La progettazione illuminotecnica moderna coinvolge attivamente gli utenti, non solo per garantirne l’accettazione, ma anche per aumentare la consapevolezza sull’illuminazione degli spazi urbani. La partecipazione dei cittadini – come risulta da molti progetti finanziati con fondi pubblici – amplia le prospettive ed aiuta a fornire soluzioni specifiche. La luce non solo garantisce visibilità, ma crea identità. Quando una piazza, una facciata o un parco sono illuminati in modo suggestivo, aumentano il senso di orientamento e sicurezza, rafforzano contestualmente il legame emotivo con il proprio quartiere.

La luce diventa simbolo di memoria urbana. Ulteriore tema sensibile per la progettazione di illuminazione urbana è la revisione degli standard esistenti. In particolare, sulle vie di circolazione si applicano linee guida rigorose, soprattutto sulle vie con infrastrutture obsolete. Il risultato: le città sono sovra-illuminate, sebbene livelli di luce più bassi e uniformi sarebbero spesso più funzionali e rispettosi dell’ambiente. La professoressa Römhild guarda avanti verso sistemi di illuminazione controllati dall’intelligenza artificiale. Nel progetto Dynamic Light, sono state esplorate le prime idee di collegamento dinamico tra la luce e fattori esterni, quali orari degli autobus oppure orari scolastici. Tramite intelligenza artificiale, in futuro questi sistemi potrebbero reagire in modo ancor più sensibile, ad esempio, alle condizioni atmosferiche, alla densità del traffico o all’attività sociale negli spazi pubblici. Il progetto illuminotecnico del domani sarà connesso, adattivo e lungimirante, pur rimanendo fedele alla qualità sensoriale della luce.

 

Dynamic Light a Light + Building 2026

Lighting design between function, emotion and future viability: questo sarà uno dei temi centrali anche a Light + Building 2026. La Fiera leader mondiale che si terrà dall’8 al 13 marzo 2026 a Francoforte sul Meno, andrà a sottolineare con “Living Light” come l’illuminazione possa definire gli spazi, creare atmosfera e promuovere benessere. I riflettori saranno puntati su sistemi di illuminazione adattiva, Human Centric Lighting (HCL) e su tecnologie di controllo intelligente che soddisfano sia le esigenze estetiche che funzionali. Gli espositori presenteranno soluzioni all’avanguardia per ambienti interni ed esterni, dimostrando come i concetti di illuminazione futuri vadano a combinare qualità del design con intelligenza tecnologica.

 

Light + Building, la Fiera leader mondiale per Lighting and Building services Technology, la prossima edizione si svolgerà dall’8 al 13 marzo 2026.

(Visited 2.805 times, 241 visits today)

Articoli correlati: