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Korum, by Karim Rashid per Cini&Nils, un apparecchio dalla superficie morbida e calma

3 Giugno 2025

Korum è una famiglia di prodotti ad illuminazione indiretta disegnata da Karim Rashid per Cini&Nils. Il suo nome, ispirato alla parola corum, che significa scudo, richiama un design concepito per valorizzare la luce morbida e delicata. Disponibile nelle versioni sospesa o a parete, incarna l’approccio creativo di uno dei designer più iconici della scena contemporanea, con una visione che unisce estetica e funzione.

Korum si distingue per la possibilità di installazione modulare: singola, doppia o in combinazioni multicolore, con diversi orientamenti della luce a seconda delle esigenze.  Le versioni grandi a parete e soffitto sono disponibili anche con la cover frontale effetto specchio, aggiungendo così una funzionalità extra che la rende perfetta per chi cerca un elemento di arredo multifunzionale e di impatto visivo. Le finiture, curate nei minimi dettagli, spiccano grazie all’introduzione delle inedite versioni glossy e flip paint, che rappresentano un’evoluzione rispetto alle finiture standard Cini&Nils. Queste opzioni esaltano la tridimensionalità del design, catturando la luce e aggiungendo profondità e carattere alla lampada. Con la sua presenza scenica, Korum è un elemento d’arredo che impreziosisce gli ambienti contemporanei, conferendo personalità e stile a ogni spazio.

“Ho realizzato questo prodotto, Korum, per Cini&Nils”ci spiega Karim Rashid“come un oggetto dalla superficie morbida e calma. Una famiglia prodotto con diversi formati per diverse installazioni. Lo specchio, non è solo uno specchio perché permette al prodotto di avere questa oltre-dimensione. Il concetto di rendere qualcosa molto piccolo e a filo è molto importante perché, ad esempio, quando si ha una parete e un oggetto molto vicini, è importante per l’energia dello spazio. Quasi come il feng shui. E in effetti, la maggior parte di noi ha troppe cose. Più cose raccogliamo, più abbiamo una sorta di energia negativa nello spazio. E non si ha una buona esperienza, né una buona sensazione di vita, né un buon benessere mentale. Per avere un buon benessere mentale, le cose devono essere morbide, come un’estensione del nostro mondo organico. Un’estensione della natura, un’estensione di noi. Ho giocato con alcuni colori molto belli e anche con colori cangianti, che cambiano leggermente. Quando guardi il prodotto, si vedono le tonalità. È un’opportunità per giocare con diverse finiture.

Quando usiamo parole come calma e comfort,continua Karim Rashid dobbiamo farlo fisicamente e funzionalmente. E quello che intendo dire è che in questo momento vedo molto nel mondo, per esempio, i beige e i marroni e il legno e, come posso dire, il tentativo di assomigliare alla natura. Ma questi oggetti, se non sono progettati in modo tale da essere comodi e, diciamo, non invadenti, possono diventare oggetti di beatitudine, oggetti che fanno sentire lo spazio sollevato. Se non fanno questo, sono solo ostacoli, a prescindere dalla finitura, dal fatto che si cerchi di parlare di sostenibilità o di comunicare la natura. La calma può essere un colore. Dipende da come viene applicato e dalla forma effettiva dell’oggetto. Credo che l’illuminazione sia cambiata drasticamente nell’epoca in cui viviamo.

In effetti, credo che in futuro l’illuminazione sarà incorporata nelle superfici, nelle pareti, nell’architettura. E forse non avremo nemmeno bisogno di una lampada. Ma in questo momento temporaneo, cioè nei prossimi 10-15 anni, abbiamo ancora bisogno di apparecchi e di apparecchi per il restauro o per i progetti esistenti, per gli edifici esistenti. In altre parole, le nuove architetture potrebbero non avere più bisogno di un apparecchio. Questa è la realtà del futuro in cui ci stiamo muovendo, perché la nostra tecnologia si è spostata in quella direzione. Così iniziano a fondersi con le pareti, con i soffitti e con lo spazio. Questa è la realtà del mondo in cui viviamo. In qualche modo siamo ancora così nostalgici da spingere l’idea di oggetti fisici e grandi per darci luce. Le tecnologie si smaterializzano e scompaiono. Questo è il futuro.

 

Cini&Nils

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