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Dialoghi con l’architettura per ridefinire la percezione degli spazi attraverso la luce

7 Aprile 2025

Imoon A Euroluce 2025

 

La partecipazione di Imoon ad Architect@Work ha maturato l’idea di raccontare la luce attraverso un’esperienza immersiva, non solo visiva ma anche tattile e fisica. Un percorso “lunare: un’ondata di luce, dove la passione si traduce in tecnologia, dialogando con l’architettura e ridefinendo la percezione dello spazio, quindi un ritorno che svela il “dark side of iMoon”, un’oscurità che non è assenza di luce, ma possibilità di scoperta.

Dall’ 8 al 13 aprile, presso il Padiglione 2, stand A11, Imoon è presente a Euroluce 2025, scrivendo un nuovo capitolo della sua storia. Da sempre l’azienda è sinonimo di eccellenza nell’illuminazione per il retail, creando soluzioni che valorizzano gli spazi commerciali e migliorano l’esperienza di acquisto.

Oggi, il nostro impegno si estende oltre il retail: con la stessa passione e competenza ci dedichiamo all’illuminazione architetturale. Andare oltre la mera illuminazione è il nostro obiettivo. Attraverso la collaborazione con lighting designer, architetti e progettisti sviluppiamo scenari luminosi che amplificano l’esperienza spaziale e sensoriale” afferma Marco Antonacci, resp. commerciale della divisione retail di Imoon. L’azienda studia l’interazione tra luce e materia, calibrando intensità, temperatura colore e spettro luminoso per esaltare texture e volumi. Grazie a LED specialistici, ottiche avanzate e customizzazioni mirate, modella la luce per ottenere configurazioni su misura, sempre in equilibrio tra tecnica ed estetica.

 

Obiettivo lunare: due portali, un percorso di scoperta

Nello stand l’invito è a entrare e vivere un’esperienza immersiva. Si accede dal lato sinistro, che rappresenta il lato chiaro e luminoso della luna, quello che tutti riconosciamo nel nostro immaginario e, attraverso un dialogo tra luce e materia il visitatore sperimenta come i LED specialistici Imoon possano modulare la percezione dello spazio e la lettura dei materiali.

“Quello che abbiamo voluto creare è un racconto che si sviluppa e si arricchisce layer dopo layer, creando un percorso coerente e armonico. Un’esperienza che permette di comprendere sno a che punto possiamo spingerci nella personalizzazione, offrendo ai clienti una luce capace di valorizzare gli spazi e renderli perfettamente in linea con il loro gusto, il loro brand e le loro esigenze di comunicazione visiva”, spiega Filippo Squillace, architectural division manager di Imoon.

Il percorso porta al cuore della progettazione dove tutto prende forma e il concept si concretizza: il sistema LEM, viene presentato in anteprima. Continua poi virtualmente con l’uscita dal lato destro che svela il dark side of iMoon, un’oscurità che non è assenza di luce, ma possibilità di scoperta, dove è possibile visualizzare i progetti messi in opera concretamente e l’esposizione dei prodotti che ne hanno reso possibile la realizzazione. In questo modo, il visitatore può associare direttamente l’esperienza vissuta con i propri occhi e il proprio corpo a un’applicazione reale e concreta. Con il tema “Obiettivo Lunare”, lo stand offre un’esperienza spaziale che, pur apparendo infinita, guida il visitatore verso un traguardo apparentemente delimitato ma straordinario. “Metaforicamente, accompagniamo i visitatori fin sulla luna, dimostrando che nulla è impossibile, nemmeno i traguardi più ambiziosi”, commenta Matteo Piedi, designer e ideatore dello stand.

 

Innovazione e personalizzazione: il sistema LEM

Alla fiera Imoon approda con un’importante novità presentando in anteprima assoluta, un sistema di illuminazione modulare e altamente personalizzabile, pensato per architetti e lighting designer, che unisce performance tecniche elevate con un’estetica minimale. Il suo design è pensato per integrarsi in ambienti retail premium, hospitality, residenziali e museali, con finiture personalizzabili e varianti decorative che, all’occorrenza, possono trasformarlo in un elemento di arredo luminoso. Il sistema, concepito dall’Architetto Alessandro Pedretti e dall’Architetto Andrea Benedetto, sarà disponibile in diverse versioni e dimensioni.

 

Imoon

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