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EPREL: trasparenza nel mondo dell’illuminazione

27 Giugno 2022

a cura di Raffaella Nebuloni – Qualitron

 

EPREL (EU Product Database for Energy Labelling) è il database europeo al quale fabbricanti, importatori e mandatari devono iscrivere tutti i prodotti che consumano energia

 

EPREL è il database attivo già dal gennaio 2019 per alcune categorie di elettrodomestici che dal 1° settembre 2021, si è arricchito della sezione dedicata alle sorgenti luminose. Due regolamenti, complementari tra loro e con la stessa impostazione di base, dettano i requisiti tecnici che i prodotti di illuminazione devono rispettare per poter essere registrati nel suddetto database europeo: il regolamento (UE) 2019/2015 sull’etichettatura energetica delle sorgenti luminose e il regolamento (EU) 2019/2020 per la progettazione ecocompatibile delle sorgenti luminose e delle unità di alimentazione separate. É ovvio che i prodotti che non rispettano i requisiti dettati dai due regolamenti non possono essere inscritti.

La finalità del database EPREL è, da un lato quella di fornire, attraverso la nuova etichettatura, un’indicazione chiara dell’efficienza energetica e di altre caratteristiche chiave del prodotto nel momento in cui si sceglie di acquistarlo e, dall’altro, quella di spingere i fabbricanti di sorgenti luminose a investire sempre più nello sviluppo di prodotti più efficienti dal punto di vista energetico e che possano quindi posizionarsi nelle classi più elevate. Anche le autorità di vigilanza nazionali fanno riferimento al database EPREL per effettuare i controlli di conformità sul mercato.

Per inscrivere un prodotto in questo database è necessario inserire tutta una serie di dati tecnici richiesti dai regolamenti. Dati che permetteranno di creare, direttamente dal database EPREL, l’etichetta energetica da apporre sul prodotto con la validità per l’immissione dello stesso sul mercato europeo. Scansionando il QR code presente nell’etichetta energetica oppure utilizzando il numero di registrazione del modello (EPREL ID), qualora lo si abbia a disposizione, è possibile raggiungere la pagina descrittiva del modello sul database. Pagina dalla quale si possono inoltre scaricare le etichette e la scheda informativa del prodotto stesso.

Con il nuovo regolamento, la vecchia scala di classificazione energetica (A, A+, A++ e A+++) è stata sostituita dalla nuova scala che va dalla lettera “A” (corrispondente all’efficienza massima) alla lettera “G” (corrispondente all’efficienza minima). Rispetto alla prima, questa seconda scala mette maggiormente in evidenza le differenze di efficienza tra un prodotto e l’altro. Dopo il nuovo metodo di inserimento nella nuova scala come si evidenzia nella comparazione qui sotto, un prodotto precedentemente classificato “A+” può riposizionarsi, seguendo la nuova scala, in classe “E”, pur mantenendo lo stesso consumo energetico.

 

 

 

 

Al momento attuale ancora nessun prodotto di illuminazione è riuscito a posizionarsi in classe “A”. Questa classe è giustamente vuota nell’attesa che si sviluppino in futuro prodotti più efficienti a livello energetico.

Per le sorgenti luminose, la registrazione a EPREL è obbligatoria dal 1° settembre 2021, ma purtroppo ci troviamo oggi in un periodo di transizione, che vede ancora presenti sul mercato prodotti con la vecchia marcatura energetica ancora da smaltire. Questo ovviamente sta creando una certa confusione tra i consumatori. Spieghiamo: due lampade, di pari prestazioni, la prima con la vecchia classificazione “A+” e la seconda già inserita nella nuova scala energetica e classificata “E”, possono essere messe a confronto sul mercato condividendo addirittura gli stessi scaffali di vendita. Se il consumatore, come spesso accade, non è a conoscenza della nuova scala di etichettatura energetica può erroneamente far ricadere la sua scelta sulla prima lampada, penalizzando la seconda, solo perché “A+” può ovviamente sembrare meglio di “E”.

Dunque, come identificare correttamente i prodotti dal punto di vista energetico? Mettiamo a confronto le due etichette: a sinistra, l’etichetta ormai superata, nonostante la si possa ancora trovare sul mercato. A destra, la nuova etichetta che oltre alla scritta Energy riporta: gli identificativi del modello e di chi la immette sul mercato, la nuova classificazione energetica da “A” a “G”, il consumo in KwH/1000h, il riferimento al regolamento (2019/2015) e il QRcode, che, se scansionato, indirizza automaticamente al database EPREL.

Una situazione davvero paradossale che sta penalizzando ogni giorno soprattutto quelle aziende lungimiranti come Qualitron che prontamente si sono attivate per rispettare le nuove disposizioni energetiche.

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