Copyright © 2020-2025 P.IVA 06746930152

URBINO: un Palazzo di luce

13 Ottobre 2025

LIGHT STUDIO, dal 1971 ad oggi…

 

La Sala delle udienze:

Così detta, perché in questa sala privata e appartata, il Duca di Urbino amministrava la giustizia con imparzialità, verso ogni questione, piccola o grande che fosse. Il flusso luminoso artificiale e indiretto, investe l’intero spazio dialogando con la luce naturale proveniente dall’unica grande finestra sul lato sinistra dello splendido camino, prezioso e imponente quanto il precedente nella Sala degli Angeli, anch’esso abbozzato di impercettibili citazioni luminose verso i dettagli del manufatto.

Tra le opere esposte in questa sala, il ritratto di Federico da Montefeltro col figlio Guidobaldo, opera che ha richiesto una specifica attenzione illuminotecnica, riferita alle caratteristiche cromatiche e conservative. In un anfratto ombroso a destra del grande camino, l’ibrida luce naturale di una piccola finestra entra in dialogo con un flusso luminoso artificiale, creando una visione gradevole e funzionale per il visitatore.

 

Lo Studiolo di Federico da Montefeltro:

Una sfida illuminotecnica dove i pensieri e gli obiettivi teorici più probabili erano molteplici e insoliti. Nonostante la lunga esperienza di Light Studio, riferita alle innumerevoli dinamiche progettuali in contesti museografici, il prestigioso Studiolo non permetteva nessuna creatività tecnica o estetica, intesa come “libera interpretazione”. Solo quell’unica finestra, indicava la “luce più probabile e autentica” nonché la collocazione più scientifica di un artificio illuminotecnico museografico e contemporaneo degno di “quel luogo”. Artificio non invasivo, non a ridosso del manufatto, ma defilato là dove l’origine della luce aveva preso luogo più di cinquecento anni or sono.

Light Studio ha deciso di realizzare “un contenitore tecnologico”, antistante alla finestra originaria, ripetendo artificialmente la stessa qualità e traiettoria di un flusso solare, senza riflessi e riflettanze nonché controllato nei costanti valori di conservazione. Si è pensato a due involucri sovrastanti e sottostanti al “nuovo sole della nuova finestra”, nella quale poter collocare i sette corpi illuminanti adatti a cesellare la luce negli specifici angoli di incidenza che avrebbero permesso una eccellente visione d’insieme, delle tarsie lignee, degli Uomini Illustri e del meraviglioso soffitto a cassettoni.

 

La Camera da letto di Federico da Montefeltro e La Città Ideale:

Entrare nella camera privata del Duca di Urbino è già di per sé un’emozione singolare e oggi più che mai, la visione del nuovo allestimento museografico e conservativo, la ricollocazione parziale del ritrovato lavabo del Duca, ci permette maggiormente di immaginare la vita di un uomo speciale, in un luogo e in un tempo unico, mai esistito prima di allora – Federico da Montefeltro, il Palazzo Ducale e l’origine del Rinascimento”. La luce di questa stanza è stata oggetto di ulteriori ragionamenti percettivi e sensoriali rispetto alle proporzioni tra la luce la naturale e quella artificiale.

La luce del giorno scandisce le ore percettive dello stare, grazie ad un’unica “finestra nordica” che in dialogo con le citazioni di un sole artificiale, rimanda una sensazione costantemente crepuscolare, propria di questo luogo appartato, dove primeggia con una luce “eterea e invisibile”, l’incredibile tavola dipinta di quella Città Ideale che fece immaginare “differenti dinamiche umane e umanistiche”.

 

Luigi Gallo

Direttore di Palazzo Ducale di Urbino

Direzione regionale Musei nazionali delle Marche

 

Giovanni Russo

Funzionario storico dell’arte

 

Francesco Primari

Funzionario architetto

 

Iskra e Giuseppe Mestrangelo

Light designers – Light Studio Milano

 

COURTESY LIGHT STUDIO©

(Visited 13 times, 13 visits today)

Articoli correlati: