In occasione della Milano Design Week 2025, Cleaf ha celebrato 50 anni con Calling the Future, un concept sviluppato su tre progetti che vede al centro la cabina telefonica degli anni ’70, simbolo del viaggio nel tempo, tra tradizione e innovazione.
L’evento-installazione di Calvi Brambilla and Partners al Pirelli HangarBicocca giocava sul legame tra passato, presente e futuro. Tra I Sette Palazzi Celesti, opera permanente di Anselm Kiefer, si snodava un lunghissimo tavolo sinuoso che rappresenta la volontà di connettere le persone perché possano costruire insieme il futuro. Il lungo tavolo, così come le 300 sedie, sono stati realizzati appositamente su disegno utilizzando alcune delle finiture Cleaf. Il giallo, colore della cabina telefonica SIP degli anni ‘70, spiccava nello spazio in penombra. Sul tavolo erano posizionate un centinaio di lanterne, versioni in scala ridotta della cabina telefonica. Il futuro era poi rappresentato da un DJ set: la postazione del DJ si trovava in una cabina telefonica oversize, mentre sullo sfondo venivano proiettati dei visual creati dalle mappe che caratterizzano le finiture delle superfici di Cleaf.
L’allestimento di Vudafieri-Saverino Partners per il corporate showroom CCube trasformava le iconiche cabine telefoniche SIP degli anni ’70 in rifugi urbani nell’era dello smartphone. Un modo nuovo di vivere lo spazio comune, attraverso interazioni collettive o private.
Le azioni legate alle app dei telefoni diventavano quindi l’occasione per dare vita a quattro rifugi urbani realizzati con le superfici Cleaf: Outdoor Pavillion, Sport therapy, Smart Office e Acoustic Oasis. La lobby d’ingresso, decorata con grafiche anni ‘70 che ricordano i gettoni telefonici, diventava la piazza che accoglie e conduce ai quattro rifugi urbani.
Al centro dello stand progettato da Bestetti Associati al Salone del Mobile.Milano, una cabina telefonica era il simbolo di un dialogo tra passato, presente e futuro. Al suo interno le superfici Cleaf in una composizione astratta e un telefono anni ’70 creavano un’esperienza che invitava a fermarsi, per lasciare un messaggio al domani, attraverso una segreteria temporale. La cabina si trovava nel cuore di un labirinto che richiama il caos della città, tra suoni, immagini ed edifici. Un contrasto tra frenesia e riflessione, in cui si intrecciava design, memoria e innovazione.
Per l’occasione sono state presentate due nuove finiture:
La finitura Matrice è la reinterpretazione della storica Matrix che nasce come larice sabbiato. Il disegno è reso più contemporaneo dalla creazione di canali non lineari ma dinamici e interrotti come da una lavorazione manuale. L’effetto visivo è di una superficie opaca impreziosita da micropori più lucidi. Al tatto la resa è di una sostanza organica.
La finitura Nebulosa è caratterizzata da una serie di micro-dettagli di lucentezza, in contrasto con l’opacità del fondo. L’effetto finale ricorda gli agglomerati interstellari di polvere, idrogeno e plasma da cui prende il nome. Una superficie dinamica, estremamente morbida al tatto.
“Cinquant’anni fa è cominciata la mia avventura imprenditoriale. È stato un viaggio incredibile. Ho avuto la fortuna di nascere in Brianza, un territorio con una forte identità e una vocazione per il lavoro di qualità, per la ricerca del bello e dell’eccellenza. Ma non ce l’avrei fatta senza il supporto della mia famiglia, mio padre e mio fratello in primis, e se fin dal primo giorno i nostri clienti non ci avessero sfidati a creare prodotti sempre migliori. In un mondo globalizzato e in continuo cambiamento, l’unica chiave per gestire le incertezze e vincere le sfide future risieda nelle relazioni, nelle sinergie con clienti, fornitori, architetti, e con tutte le persone che ogni giorno lavorano con noi nelle nostre sedi in Italia e in tutto il mondo. Ringrazio i miei figli Barbara e Roberto: è anche grazie a loro se siamo arrivati a cinquant’anni. Sono loro il presente e il futuro dell’azienda, sono loro che continueranno a narrare questa storia emozionante e sfidante. Sono loro che portano oggi i valori della tradizione verso il futuro” commenta Luciano Caspani, Presidente e Fondatore di Cleaf.
CALLING THE FUTURE
Un Progetto di Cleaf
Progetto grafico di Blackspace