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La piazza messa in luce

20 Febbraio 2024

L&L Luce&Light illumina Piazza San Giustino a Chieti

 

Chieti, fondata secondo la leggenda dal mitico eroe greco Achille e soprannominata la terrazza d’Abruzzo per la sua posizione e conformazione, sfoggia un vasto patrimonio artistico e archeologico, uno dei più importanti in Italia. Piazza San Giustino, cuore pulsante della città, cinta dall’omonima Cattedrale, fulcro della vita spirituale e religiosa e da una serie di importanti palazzi, quali il Palazzo Comunale, il Palazzo di Giustizia, il Palazzo Mezzanotte e il Palazzo Sirolli, è stata oggetto di riqualificazione attraverso alcuni lavori di pavimentazione e illuminazione durati circa tre anni e che, durante gli scavi, hanno portato alla luce diversi reperti storici.

Il “salotto” della città è tornato oggi alla sua piena disponibilità, riconsegnato ai cittadini nella funzione di luogo aggregativo. Si è trattata di un’appendice progettuale, nata dalla necessità di eseguire maggiori lavori rispetto a quanto precedentemente previsto, soprattutto in relazione all’ulteriore estensione delle aree da sottoporre a scavi archeologici sotto la sorveglianza della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Chieti e Pescara.

Oltre alla “parte archeologica”, la variante ha previsto delle importanti modifiche all’illuminazione pubblica rispetto al progetto originario con il suo totale ripensamento, a causa degli ulteriori antichi rinvenimenti che hanno portato all’impossibilità di proseguire con i lavori. In questa situazione, sono stati rimossi due alti lampioni datati 1937 e predisposto un nuovo impianto di illuminazione senza alcun utilizzo di nuovi pali ancorati al suolo attraverso un nuovo progetto che prevede l’installazione di proiettori a LED sulle facciate degli edifici perimetrali della piazza. Un impianto di illuminazione, quindi, che non prevede parti con ombre più accentuate in alcune zone rispetto ad altre, ma che vuole assicurare l’omogeneità su tutto lo spazio.

Il progetto illuminotecnico per la piazza e i suoi edifici prevede luci L&L Luce&Light incassate a raso sulla pavimentazione per le facciate perimetrali, per un’altezza non superiore ai 1,50 / 2 metri. Questa soluzione garantisce allo spazio urbano una nuova vitalità ad ogni angolo della piazza esaltandone i dettagli architettonici e i materiali lapidei. L’illuminazione radente le alte pareti del lungo muro della Cattedrale, compreso tra le due scalinate monumentali, crea uno spazio accogliente e nuovamente aggregante. Per rispondere alle particolari esigenze esposte, sono stati scelti apparecchi tra i più recenti e performanti dell’azienda: sui colonnati che circondano la piazza è stato scelto TAGO 1.1  e 1.3  con ottica ellittica 20°x49° orientabile +/-20° e munito di un accessorio ottico frangiluce integrato nel corpo illuminante: una soluzione che permette di diffondere la luce sulle superfici verticali di colonne e arcate accentuandone i dettagli architettonici e aumentando il comfort visivo su tutto lo spazio urbano.

TAGO è la scelta ideale per creare un discreto velo luminoso, che abbraccia lo spazio della piazza senza gerarchizzarlo. Agendo sulle testate si regola sia l’orientamento che il puntamento senza compromettere la tenuta, garantita IP65 e IP67. Lo stesso TAGO 1.3 ma con ottica wall-grazing è stato individuato per illuminare le pareti in pietra della cattedrale e del campanile. Questa soluzione permette di valorizzare con una luce in radenza le texture delle murature medievali e la porosità della pietra dello zoccolo e della scalinata rastremata, andando così a dare nuova vitalità e vivibilità all’ampio spazio di Piazza San Giustino, camminando o sostando all’interno del rinnovato “salotto” della città si potranno ammirare le diverse partiture architettoniche dei palazzi aristocratici e della Cattedrale.

L’incasso da esterno QUILATERO 2.4, con ottica 12°, illumina la statua di fronte al campanile. Un fascio strettissimo ideale per esaltare la verticalità della scultura bronzea di San Giustino ad opera di Luciano Primavera nel 2005. L’impiego dell’apparecchio incassato a terra e perfettamente mimetizzato con la pavimentazione permette di far leggere tutti i dettagli estetici della scultura e grazie allo schermo antiabbagliamento integrato consente un comfort visivo ottimale.

 

Photo: Simone Tommasini

L&L Luce&Light

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