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Signify presenta Interact Hospitality

17 Settembre 2020

In linea con gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dalla COP21 per il settore alberghiero, per una maggiore efficienza energetica, un accurato monitoraggio dei costi e una migliore esperienza per gli ospiti.

Il settore alberghiero è ancora molto lontano dal ridurre le proprie emissioni di carbonio del 66% entro il 2030. La ricerca svolta da Cundall dimostra che Interact Hospitality, il sistema connesso di gestione delle camere di Signify, contribuisce a un risparmio energetico del 28% all’interno delle strutture alberghiere. È possibile ottenere un ulteriore risparmio del 10% impostando la modalità ‘Green’ sul termostato.

Signify (Euronext: LIGHT), è entusiasta di contribuire al raggiungimento della riduzione delle emissioni di carbonio del 66% entro il 2030 e del 90% entro il 2050 nel settore alberghiero, così da non oltrepassare la soglia di 2°C stabilita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21[1]). In questo contesto, Signify, in collaborazione con Cundall, ha realizzato un nuovo studio che dimostra come l’implementazione di Interact Hospitality assicuri significativi risparmi energetici senza compromettere la qualità e il comfort degli ospiti di hotel di lusso e di medie dimensioni. Nel dettaglio, Interact Hospitality consente infatti una gestione intuitiva delle stanze degli ospiti tramite un’unica dashboard, con un conseguente aumento dell’efficienza energetica fino al 28% per camera – ipotizzando un’occupazione della struttura pari all’80%, rispetto alle camere prive di sistemi di smart management. Inoltre, tramite Interact Hospitality, è possibile ottenere un ulteriore risparmio energetico del 10% impostando la modalità ‘Green’ sul termostato. Anno dopo anno, infatti, il settore alberghiero si conferma tra i principali responsabili del consumo energetico nell’ambito dell’edilizia terziaria, concentrata sulla fornitura di servizi. Consumi insostenibili e pratiche energetiche inefficienti sono per la gran parte attribuibili al fatto che le strutture alberghiere tendono a privilegiare il comfort e l’esperienza degli ospiti a dispetto di altri fattori. Tuttavia, sono molte le pratiche adottabili per ridurre l’impatto ambientale. Ad esempio, si può chiedere agli ospiti di ridurre la frequenza del cambio della biancheria da bagno, così come favorire utilizzo dei dispenser ricaricabili. In quest’ottica, la ricerca sviluppata da Cundall e commissionata da Signify dimostra che l’integrazione di sistemi di gestione in alcuni servizi chiavi – aria condizionata, illuminazione ed energia, può svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a cui l’International Tourism Partnership (ITP[2]) ha aderito, senza compromettere il comfort degli ospiti.

“Il sistema Interact Hospitality di Signify svolge un ruolo importante nella riduzione del consumo energetico in quanto monitora l’illuminazione, l’aria condizionata, le prese di corrente e le tende motorizzate delle stanze degli ospiti. Ad esempio, è anche possibile ottimizzare i consumi delle camere non occupate regolando automaticamente la temperatura locale e aprendo le tende solo quando gli ospiti hanno effettuato il check-in”, ha affermato Jella Segers, Global Lead for Hospitality di Signify.

Inoltre, dalla ricerca emerge che il 65% del risparmio energetico conseguito nelle strutture in esame è stato possibile grazie all’integrazione tra Interact Hospitality e il sistema di gestione preesistente. Un ulteriore risparmio energetico del 35% è poi stato ottenuto grazie al monitoraggio dell’occupazione degli spazi privati degli ospiti.

La temperatura comunemente usata dalle strutture alberghiere fa spesso soffrire gli ospiti per il troppo caldo o il troppo freddo, creando notevoli sbalzi termici tra l’ambiente esterno e quello interno. In collaborazione con Cundall, abbiamo definito alcune raccomandazioni per la corretta regolazione dei termostati che rientrano nel concetto di comfort adattivo”, ha aggiunto Segers. Pertanto, una corretta definizione della fascia di comfort termico è senza dubbio utile ai fini dell’efficienza energetica.

“A seconda dei cambiamenti stagionali, il sistema Interact Hospitality è in grado di aggiornare automaticamente il livello della temperatura della struttura, bilanciando così il consumo energetico con un comfort ottimale per gli ospiti”, ha dichiarato Marcus Eckersley, Managing Director SEA di Cundall.

“Sebbene questo studio si sia concentrato sui promettenti risultati ottenuti da strutture situate nei climi caldi del Sud-est asiatico, Medio Oriente e Nord Africa in termini di efficienza energetica, possiamo ipotizzare un simile andamento anche per quelle immerse nei climi temperati, come l’Europa e il Nord America. Da parte loro, gli operatori delle strutture possono beneficiare di un ritorno sugli investimenti positivo, che non si sarebbe realizzato nel caso di stanze prive di una piattaforma di smart management”, ha aggiunto Eckersley.

Infine, attraverso delle API (Application Program Interface) di tipo integrato, il sistema Interact Hospitality comunica con gli altri sistemi IT della struttura – dalle pulizie all’ingegneria, fino ai tablet a disposizione degli ospiti. In questo modo, oltre a massimizzare l’efficienza energetica e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, anche la produttività del personale e l’esperienza degli ospiti ne trae beneficio. Interact Hospitality offre quindi una dashboard intuitiva con la visualizzazione in tempo reale delle richieste degli ospiti e delle condizioni della camera, ottimizzando così le operazioni e riducendo i tempi di intervento. 


[1] https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/what-is-the-paris-agreement

[2] https://www.tourismpartnership.org/

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