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Assil e Assoluce scrivono al governo

9 Maggio 2021

No a ristrutturazioni senza aggiornamento impianti di illuminazione

Servono misure ad hoc e investimenti nell’ambito del PNRR

 

ASSIL Associazione Nazionale Produttori Illuminazione, federata ANIE Confindustria, e ASSOLUCE di FederlegnoArredo, Associazione Nazionale delle Imprese degli apparecchi di Illuminazione che insieme rappresentano oltre 225 aziende italiane e più di 13.500 addetti, con fatturato globale che supera i 3,5 miliardi di euro, hanno rivolto un appello congiunto al ministero dell’Economia e delle Finanze, al ministero dello Sviluppo Economico, al ministero della Transizione Ecologica, al ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili affinché nel piano per la ripresa venga data priorità agli investimenti e a tutte quelle misure in grado di promuovere il rinnovamento e l’upgrade degli impianti di illuminazione. ASSIL e ASSOLUCE hanno chiesto nello specifico che nella ristrutturazione di edifici vi sia un adeguato aggiornamento degli impianti di illuminazione e l’introduzione di un progetto di illuminazione completamente nuovo, per garantire un maggiore risparmio energetico e un ambiente interno migliore, con vantaggi significativi in termini di comfort visivo, benessere e produttività.

Le più evolute soluzioni illuminotecniche – segnala Aldo Bigatti, Presidente ASSIL – contribuiscono alla riqualificazione efficiente di impianti di illuminazione in interni ed esterni, generando risparmi economici in termini di consumi energetici e di manutenzione degli impianti, sia in ambito pubblico sia privato, garantendo significativi vantaggi all’intero sistema economico nazionale. Pertanto, ci auguriamo che ovunque vi siano investimenti dedicati al rinnovamento tecnologico degli impianti, venga debitamente considerata l’importanza dell’illuminazione e in particolare il potenziale legato alla corretta progettazione di sistemi dotati di tecnologie di avanzate in grado di supportare il processo di digitalizzazione, contribuire agli obiettivi di economia circolare e, nel contempo, generare risparmi economici”.

“Il percorso verso quella transizione ecologica di cui il governo si è fatto interprete e caldeggiata a più voci dalle più alte istituzioni europee – spiega Carlo Urbinati, presidente di Assoluce – non può prescindere, a nostro avviso, da azioni volte a fare della riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblici e privati, un tassello irrinunciabile della transizione ecologica stessa. Ad oggi, sono numerose le misure e le agevolazioni pensate per le ristrutturazioni del patrimonio edilizio che puntano su efficientamento energetico e sostenibilità, quali driver di sviluppo dell’economia post Covid. Puntare anche su una migliore illuminazione, basata sull’utilizzo di tecnologie performanti e di sistemi di controllo e gestione con ricadute importanti sia in termini di prestazioni energetiche, sia per la qualità abitativa dei luoghi, è un obiettivo che chiediamo al governo di inserire fra le sue priorità. Non saremo mai veramente sostenibili, prescindendo dalla luce”.

Nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa – si legge nella lettera inviata da Assil e Assoluce – la ristrutturazione è stata identificata come un motore chiave per la ripresa dell’economia europea dopo il Covid-19; 15 milioni di lavoratori sono impiegati direttamente nel settore edile dell’UE, che crea il 28% della produzione industriale comunitaria. In questo contesto, l’industria dell’illuminazione europea, che vede Italia e Germania quali principali produttori del settore, dispone di tecnologie e prodotti innovativi pronti per l’installazione. Una migliore illuminazione, basata sull’utilizzo di tecnologie efficienti e di sistemi di controllo e gestione, gioca un ruolo importante per l’efficientamento di un edificio dal punto di vista energetico. A livello europeo, la stessa richiesta è stata rivolta agli Stati membri dalle associazioni nazionali dell’illuminazione che, insieme ad ASSIL e ASSOLUCE, convergono in LightingEurope, associazione europea che rappresenta oltre 1.000 aziende europee, l’80% delle quali PMI, e una forza lavoro totale di oltre 100.000 persone e un fatturato annuo che supera i 20 miliardi di euro.

 

Ecco il testo integrale della mozione rivolta al governo Europeo da parte delle varie Associazioni Nazionali

 

Nessuna ristrutturazione senza un aggiornamento degli impianti di illuminazione

“8 associazioni nazionali e la loro associazione a livello europeo che rappresenta le aziende europee produttrici di illuminazione (1.000 imprese, l’80% delle quali sono PMI) vi esortano a porre la ristrutturazione, anche degli impianti di illuminazione, al centro del vostro piano nazionale di ripresa. Chiediamo che venga data priorità agli investimenti e alle azioni politiche atti ad accelerare la ristrutturazione e l’upgrade degli impianti di illuminazione. Dopo il Covid-19 le ristrutturazioni sono un elemento chiave per la ripresa dell’economia europea; il settore edile UE occupa 15 milioni di lavoratori e il settore crea il 28% della produzione industriale europea. La filiera del settore ristrutturazioni è vasta e diversificata, gli investimenti in questo ambito andranno a creare e mantenere posti di lavoro e produzione in diversi settori (ad esempio edilizia, produzione elettrotecnica e di materiali).

L’industria europea del lighting dispone di tecnologie e prodotti innovativi pronti per l’installazione. I sistemi di illuminazione a LED sono più efficienti dal punto di vista energetico e possono portare a una riduzione delle emissioni di CO2. Una migliore illuminazione è fondamentale nell’efficientamento energetico degli edifici. I sistemi di illuminazione a LED potrebbero far risparmiare annualmente all’UE fino a 48-56 TWh di elettricità all’anno. Inoltre, ciò comporterebbe importanti vantaggi di comfort visivo, benessere e produttività per gli occupanti. Rinnovando le scuole, gli ospedali, gli edifici pubblici e le infrastrutture in senso più ampio, ci sarà un miglioramento nella qualità di vita per studenti, insegnanti, pazienti o impiegati e si contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici europei. Non si può e non si devono ristrutturare edifici in Europa senza potenziare gli impianti di illuminazione.

Per cogliere appieno i vantaggi di una migliore illuminazione, si consiglia:

  • Focus sugli edifici non residenziali (edifici pubblici e commerciali), come già stabilito nella direttiva sul rendimento energetico degli edifici. Si ritiene che gli edifici pubblici debbano dare l’esempio.
  • Utilizzo dell’illuminazione a LED, in combinazione con comandi e sensori. Una ristrutturazione completa degli apparecchi dovrebbe includere LED, combinati con controlli e sensori, con livello minimo di Smart Readiness Indicator (SRI). Si dovrebbe stimolare la sostituzione degli apparecchi o l’introduzione di un lighting design completamente nuovo, poiché questo porterà a un maggiore risparmio energetico e a un miglior comfort per gli occupanti degli edifici.
  • Applicazione uniforme e armonizzata dello Smart Readiness Indicator in tutta l’UE per massimizzare il suo potenziale di risparmio energetico e cogliere tutti i benefici che può apportare, in termini di benessere e di prestazioni degli occupanti degli edifici. I lavori di ristrutturazione dovrebbero seguire un certo punteggio SRI minimo.
  • Introduzione di requisiti minimi obbligatori sulla qualità dell’ambiente Le istruzioni per l’illuminazione sono disponibili nella norma EN 12464-1.
  • Progettazione di spazi interni sicuri che includano l’installazione di tecnologie di disinfezione UV-C, come mezzo non solo per affrontare l’attuale pandemia di COVID-19 ma anche per contribuire a garantire ambienti interni sani a lungo termine.
  • Valutazione obbligatoria del rischio per l’illuminazione di emergenza, da effettuarsi in conformità con la NORMA EN 1838 e le normative locali.

 

Si invita a fare progetti di ristrutturazione quale investimento prioritario a livello nazionale, regionale e locale. Ogni euro investito nella ristrutturazione deve offrire vantaggi in termini di efficienza energetica, intelligenza e qualità ambientale interna. L’accesso al finanziamento pubblico deve essere subordinato al rispetto di determinate condizioni. Per ottenere una sovvenzione completa dovrebbe essere incluso l’obbligo di ristrutturazione dell’illuminazione:

Condizioni da soddisfare:

  • L’illuminazione deve essere conforme alla norma EN 12464-1.
  • Utilizzo di comandi e sensori, con livello SRI minimo (in base agli studi SRI):
  • Per il servizio di illuminazione 1a (controllo dell’occupazione per illuminazione interna), dovrebbe essere richiesto un livello minimo di funzionalità di 2 (rilevamento automatico), poiché questa è semplice da implementare e si basa su tecnologie consolidate che forniscono buoni livelli di risparmio energetico e soddisfazione dell’utente rispetto al livello 1;
  • Per il servizio di illuminazione 2 (controllo della dell’illuminazione artificiale in base alla luce diurna), dovrebbe essere richiesto un livello minimo di funzionalità di 3 (oscuramento automatico), poiché questa funzione è semplice da implementare, si basa su tecnologie consolidate e fornisce migliori livelli di risparmio energetico e soddisfazione dell’utente rispetto al livello 2.
  • Le tecnologie di disinfezione UV-C devono essere conformi agli standard e alle linee guida esistenti: per ulteriori dettagli, consultare le linee guida sulla sicurezza UV-C della Global Lighting Association.

Rimaniamo a vostra disposizione offrendo la nostra competenza tecnica per plasmare questi nuovi strumenti e piani di investimento.”

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